Stop alla presunzione di distribuzione utili nelle società a ristretta base sociale (Cass. 8 luglio 2015, n. 14176)

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Stop alla presunzione di distribuzione di utili ai soci nel caso di società a ristretta base sociale e/ o familiare se il fatto noto alla base della presunzione non è stato oggetto di specifico accertamento probatorio.

Questo è il principio stabilito dalla recentissima Corte di Cassazione, con la sentenza dell’08 luglio 2015, n. 14176. Secondo gli Ermellini la presunzione di distribuzione ai soci degli utili non contabilizzati non può prescindere dall’accertamento della “ristrettissima base sociale o familiare”; cioè, il “fatto noto” alla base della presunzione deve essere oggetto di uno specifico accertamento probatorio: “ed invero solo una volta che sia stato stabilito che la titolarità delle azioni e l’organizzazione aziendale sono concentrate in una stretta cerchia personale o familiare, il giudice di merito non può escludere la distribuzione ai soci di utili non contabilizzati, limitandosi a prender atto della inapplicabilità dell’art. 5, D.P.R. n. 917/1986(cfr. Cass. n. 3254/2000, Cass. n. 2390/2000)”.

Avv. Marina Pierri
Avv. Marina Pierri

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010.
Oltre 10 anni di esperienza

Avv. Marina Pierri
pierri@avvocatopierri.it

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