Nulle le intimazioni di pagamento prive del calcolo degli interessi (CTR Puglia, sent. del 29.01.2015 sezione/collegio 11)

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Sono nulle le intimazioni di pagamento che riportano l’ammontare complessivo sia degli interessi che dei compensi e delle altre spese senza alcuna indicazione delle singole percentuali né delle modalità di calcolo. Appare del tutto evidente che, venendo a mancare tali elementi essenziali, il contribuente si trova nella impossibilità di esercitare il diritto di difesa.

Tale principio, sostengono i giudici della C.T.R. per la Puglia, sentenza del 29.01.2015, é stato più volte affermato e ribadito dalla Suprema Corte secondo cui l’obbligo di motivazione della cartella di pagamento deve intendersi esteso anche all’indicazione ed alla comprensione delle modalità di calcolo degli interessi e dei compensi di riscossione di cui viene intimato il pagamento, pure nel caso in cui la stessa rappresenti l’atto consequenziale di un prodromico avviso di accertamento.( ex multis Cass. civ. Sez, V, 26-03-2014, n. 7056). In tema di riscossione, è nulla l’intimazione di pagamento che non indichi le singole percentuali e le modalità di calcolo degli interessi e dei compensi, ma ne riporti soltanto l’ammontare complessivo. La stessa, infatti, non soddisfa l’obbligo di motivazione di cui all’art. 7 della legge n. 212/2000, impedendo al contribuente di esercitare il proprio diritto di difesa.

Avv. Marina Pierri
Avv. Marina Pierri

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010.
Oltre 10 anni di esperienza

Avv. Marina Pierri
pierri@avvocatopierri.it

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