Indagini bancarie: illegittimità dell’accertamento se si fornisce la prova contraria ( Ctr Lazio, sent. del 16.12.2020, n. 4038)

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Agenzia delle Entrate aveva notificato un avviso di accertamento a seguito di alcune indagini bancarie.
Dal conto corrente del contribuente erano stati riscontrati alcuni bonifici effettuati in favore di un proprio fornitore ma tali movimentazioni non erano state registrate nelle scritture contabili.
Il contribuente che aveva impugnato l’avviso riusciva però a dimostrarne l’illegittimità.
In effetti, documentava l’esistenza di un contratto di collaborazione con il fornitore e produceva, altresì, le fatture ricevute che erano state oggetto degli importi bonificati.
L’accertamento notificato veniva, dunque, dichiarato illegittimo in quanto doveva ritenersi raggiunta la prova contraria in grado di far decadere la presunzione di maggiori ricavi fornita dall’Agenzia delle Entrate.

In tal senso la sentenza della CTR per il Lazio del 16.12.2020, n. 4038.

Avv. Marina Pierri
Avv. Marina Pierri

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010.
Oltre 10 anni di esperienza

Avv. Marina Pierri
pierri@avvocatopierri.it

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