Canone Unico Patrimoniale: quando l’accertamento può essere annullato in presenza di esenzioni

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Il Canone Unico Patrimoniale è stato introdotto dalla Legge 160/2019 per sostituire tributi precedenti come la TOSAP e l’Imposta sulla pubblicità, ed è destinato a regolamentare l’occupazione di suolo pubblico e la pubblicità commerciale. Tuttavia, sono previste esenzioni specifiche, che variano a seconda dell’attività e dell’uso del suolo pubblico.

Esenzioni principali

Insegne di esercizio:

Sono esenti se la superficie è inferiore a 5 metri quadrati e se servono solo a identificare l’attività senza promuovere prodotti specifici. Ad esempio un negozio di alimentari che espone un’insegna con il nome dell’attività ( es. “Supermercato Azzurro”) su una superficie di 3 metri quadrati non paga il canone, perchè rientra nell’esenzione per insegne di esercizio ( superficie inferiore a 5 metri quadrati). Un cartellone che invece espone solo il marchio di un prodotto ( es. “Caffè blu”) è soggetto al pagamento del canone, poichè non è un’insegna ma un mezzo pubblicitario commerciale.

Pubblicità istituzionale o sociale

Pubblicità per eventi culturali, sociali o amministrativi potrebbe essere esente, a seconda delle disposizioni locali,  in quanto non ha scopi commerciali.

Pubblicità di piccole dimensioni:

Alcuni cartelli pubblicitari di piccole dimensioni non destinati alla pubblicità commerciale possono essere esenti.

Cartelli informativi per lavori pubblici

I cartelli relativi a lavori pubblici sono esenti, in quanto sono informativi, non pubblicitari. Un cartello dunque esposto in cantiere con informazioni sui lavori pubblici in corso ( ad esempio per la costruzione di una scuola) può essere esente, in quanto non è finalizzato alla pubblicità commerciale.

Esenzioni locali:

I Comuni possono stabilire esenzioni aggiuntive, come per eventi temporanei, insegne storiche o attività non commerciali.

Ciò detto, ogni comune ha un regolamento che stabilisce  le esenzioni e le modalità di richiesta. In caso di accertamento errato, un soggetto può presentare un ricorso, allegando documentazione che attesti il diritto all’esenzione, come misurazioni della superficie o descrizioni dell’attività.

In sintesi, il Canone Unico Patrimoniale prevede diverse esenzioni, a seconda del tipo di pubblicità o occupazione, e l’applicazione corretta dipende dalle normative statali e dai regolamenti locali.

Un eventuale accertamento sul mancato o incompleto pagamento del Canone, può dunque essere contestato se il destinatario dello stesso dimostra la sussistenza delle dette esenzioni.

Avv. Marina Pierri
Avv. Marina Pierri

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010.
Oltre 10 anni di esperienza

Avv. Marina Pierri
pierri@avvocatopierri.it

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010. Oltre 10 anni di esperienza