
21 Lug Accessi, ispezioni, verifiche: accertamenti emessi “ante tempus”sono nulli (CTP Agrigento, sent. n. 3136/1/15)
Un avviso di accertamento emesso a seguito di un accesso nel locale di svolgimento della propria attività lavorativa “ante tempus”, senza il rispetto, dunque, del termine dilatorio previsto dall’art. 12 co. 7 della Legge 27 luglio 2000, n. 212, è nullo.
A ribadirlo sono i giudici della CTP di Agrigento, con la sentenza n. 3136/1/15 depositata il 14 luglio 2015. I giudici di Agrigento si sono rivelati molto attenti nell’esaminare il ricorso di una contribuente che lamentava il mancato rispetto dei termini di cui al medesimo art. 12 co. 7 della L. n. 212/2000, essendo stato l’atto accertativo emesso appena 7 giorni dopo l’accesso da parte degli agenti accertatori, momento in cui veniva consegnato alla contribuente il “processo verbale di accesso e richiesta documenti”. Sostengono i giudici che il termine dilatorio di cui all’art. 12 co. 7 della Legge 27 luglio 2000, n. 212 decorre da tutte le possibili tipologie di verbali che concludono le operazioni di accesso, verifica o ispezione, indipendentemente dal loro contenuto e denominazione formale, essendo finalizzato a garantire il contraddittorio anche a seguito di un verbale meramente istruttorio o descrittivo.”

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