
08 Apr Redditometro: la Cassazione inverte la rotta (sent. del 19 febbraio 2014, n. 6396)
La Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza del 19 febbraio 2014, n. 6396, è intervenuta nuovamente in materia di accertamento sintetico da redditometro.
Stavolta, però, con un cambio di rotta. In effetti, gli Ermellini, hanno stabilito che il contribuente accertato, possa giustificare gli incrementi patrimoniali rilevanti ai fini del redditometro, semplicemente dimostrando l’esistenza di un reddito o di una provvista idonei a giustificare l’effettuazione di un investimento e/o il mantenimento di un certo bene-indice. Per la Corte Suprema, dunque, non è più necessario giustificare la spesa sostenuta attraverso una ricostruzione analitica del percorso delle somme incassate o risparmiate. Sarà poi onere del Fisco dimostrare che il contribuente, nell’anno accertato, abbia svolto un’attività da cui possa desumersi una manifestazione di capacità contributiva ascrivibile ad evasione d’imposta.

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