03 Gen Canone Unico Patrimoniale: quando l’accertamento può essere annullato in presenza di esenzioni
Il Canone Unico Patrimoniale è stato introdotto dalla Legge 160/2019 per sostituire tributi precedenti come la TOSAP e l’Imposta sulla pubblicità, ed è destinato a regolamentare l’occupazione di suolo pubblico e la pubblicità commerciale. Tuttavia, sono previste esenzioni specifiche, che variano a seconda dell’attività e dell’uso del suolo pubblico.
Esenzioni principali
Insegne di esercizio:
Sono esenti se la superficie è inferiore a 5 metri quadrati e se servono solo a identificare l’attività senza promuovere prodotti specifici. Ad esempio un negozio di alimentari che espone un’insegna con il nome dell’attività ( es. “Supermercato Azzurro”) su una superficie di 3 metri quadrati non paga il canone, perchè rientra nell’esenzione per insegne di esercizio ( superficie inferiore a 5 metri quadrati). Un cartellone che invece espone solo il marchio di un prodotto ( es. “Caffè blu”) è soggetto al pagamento del canone, poichè non è un’insegna ma un mezzo pubblicitario commerciale.
Pubblicità istituzionale o sociale
Pubblicità per eventi culturali, sociali o amministrativi potrebbe essere esente, a seconda delle disposizioni locali, in quanto non ha scopi commerciali.
Pubblicità di piccole dimensioni:
Alcuni cartelli pubblicitari di piccole dimensioni non destinati alla pubblicità commerciale possono essere esenti.
Cartelli informativi per lavori pubblici
I cartelli relativi a lavori pubblici sono esenti, in quanto sono informativi, non pubblicitari. Un cartello dunque esposto in cantiere con informazioni sui lavori pubblici in corso ( ad esempio per la costruzione di una scuola) può essere esente, in quanto non è finalizzato alla pubblicità commerciale.
Esenzioni locali:
I Comuni possono stabilire esenzioni aggiuntive, come per eventi temporanei, insegne storiche o attività non commerciali.
Ciò detto, ogni comune ha un regolamento che stabilisce le esenzioni e le modalità di richiesta. In caso di accertamento errato, un soggetto può presentare un ricorso, allegando documentazione che attesti il diritto all’esenzione, come misurazioni della superficie o descrizioni dell’attività.
In sintesi, il Canone Unico Patrimoniale prevede diverse esenzioni, a seconda del tipo di pubblicità o occupazione, e l’applicazione corretta dipende dalle normative statali e dai regolamenti locali.
Un eventuale accertamento sul mancato o incompleto pagamento del Canone, può dunque essere contestato se il destinatario dello stesso dimostra la sussistenza delle dette esenzioni.
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