01 Feb Accessi, ispezioni e verifiche fiscali: è illegittimo l’accertamento notificato “ante tempus” ( Cass., ord. del 30.12.2020, n. 29875)
La Corte di Cassazione, con l’ord. del 30.12.2020, n. 29875, ritiene illegittimo l’avviso di accertamento notificato “ante tempus”, cioè notificato alla contribuente prima del termine di giorni 60 dall’esecuzione dell’accesso presso la stessa da parte di personale dell’Amministrazione Finanziaria.
Sostiene la Suprema Corte che “Proprio in tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, la L. n. 212 del 2000, articolo 12, comma 7 (cd. Statuto del contribuente), nelle ipotesi di accesso, ispezione o verifica nei locali destinati all’esercizio dell’attivita’, opera una valutazione “ex ante” in merito alla necessita’del rispetto del contraddittorio endo-procedimentale”.
Gli Ermellini, ritengono, dunque “che deve essere sanzionato con la nullita’ l’atto impositivo emesso “ante tempus”, anche nell’ipotesi di tributi “armonizzati”, senza che, pertanto, ai fini della relativa declaratoria debba essere effettuata la prova di “resistenza”, invece necessaria, per i soli tributi “non armonizzati”, ove la normativa interna non preveda l’obbligo del contraddittorio con il contribuente nella fase amministrativa (ad es., nel caso di accertamenti cd. a tavolino), ipotesi nelle quali il giudice tributario e’ tenuto ad effettuare una concreta valutazione “ex post” sul rispetto del contraddittorio”.
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