L’infortunio sul lavoro. Pagamento della retribuzione e risarcimento del danno subito

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L’infortunio sul lavoro si verifica quando il lavoratore deve interrompere il regolare svolgimento della prestazione lavorativa a causa di un evento traumatico che lo abbia coinvolto e che sia avvenuto sul posto di lavoro. Per i giorni di assenza dal lavoro oltre il terzo, al dipendente non è prevista la retribuzione ma, a coprire questo periodo ci pensa l’INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro. In particolare, l’infortunio sul lavoro viene pagato sia dal datore di lavoro che dall’INAIL. Il giorno in cui si verifica l’incidente viene considerato lavorativo a tutti gli effetti e viene quindi pagato al 100% dal datore di lavoro. Così come sono pagati dal datore di lavoro anche i primi tre giorni di infortunio, detti periodo di carenza. Dal 4° giorno in poi è l’INAIL a farsi carico del pagamento del lavoratore secondo percentuali che vanno dal 60% al 75%. La prima cosa che il lavoratore deve fare è quindi di avvertire il datore di lavoro per non perdere giorni di indennizzo. Successivamente, il lavoratore deve sottoporsi a visita medica e fornire all’azienda il certificato medico, la data di rilascio e il codice identificativo, che servono per compilare la dichiarazione di infortunio.Pe quanto riguarda il danno alla salute subito dal lavoratore, l’INAIL funziona come una normale assicurazione, è obbligatoria per legge ai sensi del D.P.R. n. 1124 del 1965 e garantisce sia prestazioni sanitarie specifiche sia di ottenere un indennizzo. L’Inail liquiderà quindi anche una somma corrispondente ad un eventuale danno permanente subito dal lavoratore. Il soggetto potrà altresì rivolgersi ad un proprio legale di fiducia al fine di raccogliere tutta la documentazione idonea a rappresentare all’Ente l’effettiva entità del danno subito che potrebbe risultare sottostimata. A tal fine il lavoratore potrà sottoporsi autonomamente e privatamente ad una perizia medico-legale da allegare alla propria pratica di richiesta risarcitoria.All’interno dell’infortunio per lavoro è compreso anche il cosiddetto infortunio in itinere, vale a dire l’evento traumatico che si verifica nel tragitto tra l’abitazione del lavoratore e il luogo di lavoro e viceversa. In tal caso l’Inail tende ad essere tuttavia molto restrittivo e pertanto dovrà essere data dimostrazione della necessità e/o dell’opportunità del mezzo utilizzato e del percorso seguito. Nel caso in cui la liquidazione da parte dell’Inail non sia ritenuta adeguata al danno subito, il soggetto con l’assistenza di un legale potrà proporre opposizione al fine di vedersi riconosciuto un danno maggiore.

Avv. Antonio Zifaro
Avv. Antonio Zifaro

Iscritto all’ordine degli avvocati di Pisa dal 12/11/2010.
Oltre 10 anni di esperienza.

Avv. Antonio Zifaro
zifaro@avvocatopierri.it

Iscritto all’ordine degli avvocati di Pisa dal 12/11/2010. Oltre 10 anni di esperienza.